Il passato con un occhio al presente
La CNCE quale Commissione nazionale delle Casse Edili è nata con un ruolo di coordinamento al livello centrale di tutte le Casse Edili esistenti sul territorio nazionale. Ha svolto e continua a svolgere un ruolo di sintesi tra le esigenze dei diversi territori, coordinandone il funzionamento dei principali istituti che scaturiscono dal dettato contrattuale e fornisce, in combinato disposto con le nostre istituzioni, regole omogenee e certe per garantire il lavoro delle imprese e dei lavoratori.

Per anni si è limitata a coordinare i vari pezzi del sistema composto dalle singole Casse, fino a quando le Parti Sociali le hanno voluto attribuire una veste diversa e divenire essa stessa un “pezzo del sistema”. Un sistema integrato, in cui la Commissione oltre a coordinare, supporta e gestisce per finalizzare e per garantire il buon funzionamento di alcuni importanti istituti.

Il DURC – Documento Unico Regolarità Contributiva
Sin dagli albori il lavoro di squadra con le Istituzioni competenti e con Inps e Inail, per garantire la ‘regolarità’ del lavoro edile, ha dato i suoi frutti. Ed è stato centrale il ruolo della Commissione nella stesura di tutta la normativa sul Durc e nel corroborare l’attività delle Casse per il corretto svolgimento della funzione di enti erogatori della regolarità contributiva.

Pur consapevoli che alcuni aspetti della normativa ancora a tutt’oggi risultano ostici e a volte farraginosi, non può negarsi che il Durc in edilizia rappresenta un risultato importantissimo che ha fatto da apripista a tutti gli altri settori quando il Legislatore, nel 2006, lo ha introdotto quale condizione di regolarità negli appalti non solo di lavori ma anche di servizi.

Un modello di grande rilievo; uno strumento di lotta al lavoro nero e alla concorrenza sleale, che garantisce, al contempo la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori presenti giornalmente in cantiere.

Il DOL – Durc On Line
Con l’introduzione per legge del DOL – Durc on Line – alla Commissione è stato chiesto di assolvere alla gestione del sistema centrale di rilascio della regolarità, insieme a Inps e Inail, pur ovviamente non sottacendo il permanente ruolo delle singole Casse nel sistema di rilascio.

È indubbio che si tratta di un ruolo diverso da quello di semplice coordinatore, volto a garantire il funzionamento di un sistema, quello del DOL, che non potrebbe trovare un corretto assolvimento se non con la presenza di un supporto centrale qual è la CNCE.

Fondo Nazionale APE
Si pensi, poi, ad un altro sistema creato dalle Parti Sociali nella stesura dell’ultimo contratto attraverso il quale è stato attribuito alla Commissione un compito fondamentale, quanto delicato, nella gestione del Fondo nazionale Ape. Un sistema che ha permesso di trovare una quadra ai molteplici particolarismi territoriali.
La CNCE ha garantito una gestione competente e pronta a rispondere alle diverse sollecitazioni che nel tempo sono arrivate, supportando le singole realtà territoriali.

Il presente con un occhio al futuro
E guardando al domani, di estremo rilievo sono i progetti attualmente in itinere che abbiamo valutato insieme al Direttore e su spinta delle Parti Sociali e che spero possano essere presto condivisi per dare un vero contributo fattivo al futuro delle costruzioni.

Così è l’idea, ancora all’esame dei tavoli di rinnovo contrattuale, di dare avvio ad una denuncia unica delle imprese su tutto il territorio nazionale che vedrebbe ugualmente assegnati alla Commissione compiti relativi ad una gestione integrata del sistema, mettendo a disposizione di tutte le Casse Edili e Edilcasse uno strumento unico e condiviso di acquisizione delle denunce. Ma mi riferisco al progetto F24, per una gestione dei pagamenti alle Casse omogenea su tutto il territorio nazionale al fine di garantire e facilitare anche le imprese nei loro rapporti creditori con la P.A.

Abbiamo da tempo completato il nostro lavoro di verifica della fattibilità tecnica del progetto e rimesso alle Parti Sociali ogni decisione in merito. Anche in questo caso, qualora le Parti decidano in tal senso, alla Cnce non spetterà soltanto il compito di sottoscrivere la convenzione con INPS e di dare indicazioni o regolamenti operativi, ma dovrà predisporre uno specifico servizio che quotidianamente controlli i flussi contributivi che perverranno dalla Banca d’Italia, i flussi informativi dalla Agenzia delle Entrate, il corretto funzionamento del conto di transito, la contestualità del passaggio dei contributi al sistema Casse e la gestione degli inevitabili problemi.

Il tutto per garantire che oltre 1 milione e 200 mila versamenti, provenienti da circa 100mila imprese, per un importo complessivo di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro siano correttamente gestiti e vengano accreditati entro la fine di ciascun mese, in maniera automatica ed in tempo reale, sui 115 conti delle nostre Casse Edili e Edilcasse.

Questo l’esempio più chiaro di cosa significhi “sistema integrato”: la CNCE fa parte di tale sistema perché fornisce alle imprese e alle Casse Edili/Edilcasse un servizio essenziale perché, come oggi, i versamenti delle prime finiscano alle seconde ma creando il valore aggiunto del vantaggio compensativo per le imprese e del maggiore flusso contributivo per le Casse e, quindi, per i lavoratori.

L’essere parte del sistema integrato è ad oggi un requisito imprescindibile per la Commissione paritetica chiamata, quindi, a ricoprire un ruolo strategico per il settore, funzionale a rendere più efficiente e meno costoso il sistema nel suo complesso, segnando un passaggio fondamentale nello sviluppo della bilateralità nel nostro settore.

Il sistema integrato – SBC
E sistema integrato è da identificarsi anche nella stretta collaborazione della CNCE con gli altri due Enti nazionali della bilateralità, il FORMEDIL e la CNCPT, per creare una tessuto capillare e compatto sul territorio in grado di sostenere il mondo delle costruzioni. Questo è stato proprio l’intento con le quali le Parti Sociali da qualche tempo hanno iniziato a progettare l’SBC-Sistema Bilaterale delle Costruzioni – che ci aspettiamo possa prendere presto piede in maniera concreta nelle forme e nei modi che le Parti riterranno opportuni. Perché solo attraverso una vera integrazione, che significa anche una rivisitazione della bilateralità in termini di costi di gestione, che può affrontarsi un futuro più sicuro e competitivo per il settore.

Dopo il diploma avevo una gran voglia di ‘sporcarmi le mani’ col lavoro, l’idea di frequentare un corso di laurea quinquennale mi faceva paura … grazie all’appoggio di insegnanti qualificati in aula e alle indicazioni di tecnici esperti del cantiere, ho imparato a sentirmi a mio agio sul luogo di lavoro”.

A parlare è Matteo Bellon, 21 anni, vive a Nerviano con i genitori che sono molto orgogliosi del suo percorso e soprattutto della sua forte determinazione. “Sin da piccolo sognavo di costruire i palazzi” come ci racconta “da bambino, restavo incantato alla vista dei cantieri che per strada incontravo nelle lunghe passeggiate al fianco di mio nonno”. Un ricordo, questo, che ha marcato la sua vita professionale segnando un solco che poi ha continuato a seguire. Oggi Matteo è, a tutti gli effetti, assunto con contratto di apprendistato, da un impresa leader del settore delle costruzioni del legnanese. A favorire l’incontro, la frequenza di un percorso formativo presso ESEM-CPT – Ente Unico Formazione e Sicurezza in Edilizia.

Essere l’Ente Bilaterale di riferimento del settore, il trait d’union tra domanda e offerta di lavoro in edilizia, è per noi una grande responsabilità ma anche motivo di grande orgoglio” afferma Dario Firsech, Presidente ESEM-CPTci occupiamo di valutare le esigenze del mercato del lavoro edile, di formare a livello professionale e sul piano della sicurezza le varie figure aziendali richieste, e infine, di mettere in contatto lavoratori e aziende. Siamo sempre al loro servizio!”. Ma ascoltiamo l’esperienza di Matteo, come è iniziata?Durante il quinto anno di superiori, un tutor dell’Ente mi ha illustrato le potenzialità di un percorso ITS (Istituto Tecnico Superiore) promosso dalla Fondazione ‘I Cantieri dell’Arte’: frequentando un biennio di studi con un programma teorico/pratico, avrei potuto realizzare il mio sogno di lavorare in cantiere da persona qualificata”. La voglia di intraprendere un percorso universitario era ben lontana, il giovane infatti pensava che non sarebbe riuscito a studiare con costanza per tutto quel tempo. Lo allettava di più la possibilità di entrare subito nel mondo del lavoro, e così è stato. Dopo un’accurata selezione dei candidati, giunge la chiamata per l’inizio di questa nuova avventura. Per i successivi 2 anni il corso lo tiene impegnato presso la sede della Fondazione, presso l’Istituto Bazzi, ove segue lezioni frontali alternate a momenti di esercitazioni pratiche presso ESEM-CPT cui è seguito il tirocinio curriculare (3 mesi a tempo pieno in impresa). Quali punti di forza del percorso formativo?Sicuramente tutte quelle discipline nelle quali si trattava il cantiere da un punto di vista più pratico: dalla formazione alla sicurezza sul lavoro al sollevamento dei carichi, dal montaggio e smontaggio dei ponteggi al corso di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Ed entusiasta aggiunge: “il plus valore è stato l’esser affiancato, oltre che dal tutor, anche da un tecnico esperto in sicurezza: ogni qualvolta quest’ultimo visitava il cantiere nel quale svolgevo il tirocinio, evidenziava e suggeriva buone prassi, ossia i comportamenti virtuosi da tenersi in cantiere, un efficace strumento di apprendimento complementare alla formazione teorica ricevuta a scuola”. Dalla teoria poi si è passati alla pratica: dopo un anno e mezzo di corso, l’ingresso nell’impresa, come l’hai vissuto?All’inizio ero agitato, avevo un po’ di paura, non sapevo se sarei stato in grado di far fronte alle aspettative dell’impresa e soprattutto del titolare. Ma poi mi sono trovato subito a mio agio, ora c’è un buon rapporto con i colleghi, mi sento a casa!”. Quali i progetti per il futuro e cosa ti spetti dopo il triennio di apprendistato?Intanto ho appena iniziato ed ho ancora tanto da imparare. Sono stato già molto fortunato per aver avuto un contratto, che non mi aspettavo. I miei amici mi raccontano di situazioni peggiori, il mercato del lavoro non offre attualmente grosse opportunità”. “Quella del giovane Matteo Bellon è solo una delle tante esperienze positive che abbiamo e continuiamo a generare” chiosa Gianfranco Cosmo Vicepresidente ESEM-CPT, “da quasi 70 anni formiamo ed incentiviamo giovani talenti, trasferendo loro le competenze necessarie per una collocazione professionale che permetta una conciliazione tra esigenze aziendali e attitudini del lavoratore”.

ESEM-CPT Numero verde Formazione 800 413 805 – Numero verde Sicurezza 800 961 925

In foto: Matteo Bellon 21 anni

Come previsto dal Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro del 19 dicembre 2017, a partire dalla denuncia mensile di manodopera occupata di gennaio 2018 (da inoltrare entro il 16 febbraio 2018) l’aliquota contributiva “Fondo per la sicurezza”, dovuta alla scrivente Cassa Edile da parte di tutte le imprese iscritte, viene ridotta da 0,200% a 0,180%.

Per consultare le tabelle delle aliquote contributive, aggiornate al 1° gennaio 2018, da versare alla scrivente Cassa visita il sito internet www.cassaedilemilano.it – sezione “Imprese e Consulenti” – “Informazioni Operative” – “Percentuali contributi” oppure scarica il documento.

Mi occupo del Notiziario dal 2005. Ho visto la pubblicazione crescere nel tempo, cambiare impostazione, veste grafica, logica, approccio. Da semplice “house organ”, formato da una dozzina di pagine sviluppate “in casa”, è diventato una rivista di settore, con una foliazione e una strutturazione di contenuti più importanti e con rubriche aperte a soggetti esterni (dapprima ad ESEM Ente Scuola Edile Milanese e a CPT – Sicurezza in Edilizia, oggi ESEM-CPT Ente Unificato Formazione e Sicurezza, e successivamente ad Assimpredil Ance – Associazione delle imprese edili e complementari delle Province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, alle Organizzazioni sindacali territoriali dei lavoratori – FeNEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL -, a CNCE (Commissione Nazionale per le Casse Edili)).

Nel 2017 è stato definitivamente approvato il progetto relativo alla digitalizzazione della rivista che mi ha dato l’opportunità di seguire un’altra evoluzione del periodico che mi auguro possa essere apprezzata dai suoi lettori.

E’ stata scelta una linea semplice e intuitiva con la possibilità di filtrare gli articoli per argomento (funzione “cerca”) o per tipologia di lettore (lavoratore o impresa). E’ stata realizzata una “vetrina istituzionale” per ospitare i contributi delle Parti Sociali (Assimpredil Ance e Organizzazioni sindacali sopra citate) e della CNCE.

ESEM-CPT Ente Unificato Formazione e Sicurezza, collegato a Cassa Edile, continua a fornire aggiornamenti, concreti ed utili, in tema di formazione per lo sviluppo della professionalità degli addetti del settore ed in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

Senza dilungarmi ulteriormente vi lascio sfogliare il primo numero digitale del Notiziario.

Buona lettura.

Monica Bettinelli

PARTI SOCIALI COSTITUENTI